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Sulla morte delle superstar del fumetto

di Renato Asiatici

Da qualche anno a questa parte (per comodità facciamo circa nell’ultimo triennio) è in atto nel mercato americano un fenomeno silenzioso che continua a mietere vittime. Un genocidio perpetrato in silenzio, e che ha cambiato radicalmente il volto del fumetto di massa USA. La morte delle superstar fumettistiche.

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Stan Lee insegna a disegnare, bontà sua

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Scrivere baggianate politiche per non capire Alan Moore

di Renato Asiatici

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Da quando Beppe Grillo e il suo Movimento 5 Stelle hanno ottenuto quel risultato di rilevanza straordinaria alle ultime Politiche, il capolavoro fumettistico V for Vendetta e il suo creatore Alan Moore sono diventati uno dei feticci della stampa italiana.

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Un’intervista con Alan Moore.

Di seguito un estratto da una lunga ed interessante intervista al bardo di Northampton, in cui si parla del suo prossimo romanzo, di magia, del tempo e della storicità dell’opera d’arte. Una sintesi del mondo di Alan Moore.  L’intervista è stata condotta da D M Mitchell per la sua rivista Paraphilia Magazine. La traduzione è apparsa sul blog del buon smoky man.  – T.T.

Pensare a delle domande appropriate da porre ad Alan Moore può essere una faccenda da far tremare i polsi. Chi lo conosce, o quanto meno ha familiarità con i suoi  lavori, sa che Alan è in grado e disponibile a trattare di qualsiasi argomento. E spesso riesce a farlo con straordinaria intelligenza e senza alcuna auto-celebrazione, aspetti davvero rari (stante la mia esperienza) in uno scrittore. La sua mente possiede sia un’incredibile acume sia una capacità sconcertante nel memorizzare e assimilare informazioni.

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Animal Man Vol 1 – Lemire/Foreman/Green

 

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Cinquant’anni di storia del fumetto americano analizzati tramite lo studio delle pettinature

La storia del fumetto americano degli ultimi 50 anni è, in realtà, la cronaca della lotta dell’uomo contro la calvizie. Se ci pensate bene, il fatto è ben documentato: dagli effervescenti trapianti/parrucchini di Stan Lee all’iconica calvizie di Eisner, dalla capigliatura selvaggia di Alan Moore alla rasatura completa di Grant Morrison (passando per le stravaganti pettinature dei ragazzacci Image e delle loro controparti Vertigo), il movimento fumettistico americano, nell’ultimo mezzo secolo, si è diviso fra la voglia di crescita in senso contenutistico e l’eterna lotta contro l’incipiente caduta dei capelli.

In questo senso, ogni decade dell’industria mainstream del fumetto è rappresentabile da uno stile diverso di pettinatura.

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Sulla (presunta) schizofrenia di Bill Sienkiewicz

di Tonio Troiani

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Howard, Alan & me

di Andrea Tosti

Per parlare di Neonomicon sento il bisogno di parlare di Lovecraft e per parlare di Lovecraft sento il bisogno di parlare di me.

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I Novissimi. A proposito di Moore e Lovecraft

di Tonio Troiani

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Cartoline dal Napoli Comicon

di Daniela Odri Mazza

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Come smoky nessuno mai

di Andrea Queirolo

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