La storia del fumetto americano degli ultimi 50 anni è, in realtà, la cronaca della lotta dell’uomo contro la calvizie. Se ci pensate bene, il fatto è ben documentato: dagli effervescenti trapianti/parrucchini di Stan Lee all’iconica calvizie di Eisner, dalla capigliatura selvaggia di Alan Moore alla rasatura completa di Grant Morrison (passando per le stravaganti pettinature dei ragazzacci Image e delle loro controparti Vertigo), il movimento fumettistico americano, nell’ultimo mezzo secolo, si è diviso fra la voglia di crescita in senso contenutistico e l’eterna lotta contro l’incipiente caduta dei capelli.
In questo senso, ogni decade dell’industria mainstream del fumetto è rappresentabile da uno stile diverso di pettinatura.
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