Crumb e Il Libro della Genesi

di Jeet Heer

 traduzione di Alessandra Fanetti

Questo articolo di Jeet Heer sul Libro della Genesi Illustrato da Robert Crumb è apparso originariamente sulle pagine della rivista Bookforum.
-Andrea Queirolo

All’inizio, c’era un padre che desiderava rispettabilità; generò un ragazzo cattivo che si divertiva scandalizzando la buona società. Il padre era Max Gaines, uno dei fondatori dell’industria americana dei fumetti e l’editore delle prime avventure di Lanterna Verde e Wonder Woman. Stimolato dalle critiche che affermavano che i fumetti stavano corrompendo la gioventù d’America, Max ribattezzò se stesso come promotore di materiale istruttivo, pubblicando Pictures Stories from the Bible nel 1942 e, da allora, avviando un’impresa chiamata Educational Comics (Fumetti Educativi). Dopo la morte di Max, nel 1947, il suo figlio ribelle e birichino, Bill, prese in carico tutta l’azienda. A differenza di suo padre, Bill non rifuggì la fama che i fumetti avevano per il sensazionalismo.
EC, che adesso stava per Entertaining Comics (Fumetti di intrattenimento), diventò una casa per titoli horror intrisi di sangue come Tales from the Crypt, ma anche per titoli come l’irriverente Mad. Questi fumetti che rompevano i taboo, venduti per un soldo a qualsiasi bambino che li volesse leggere, provocarono un vespaio da parte dell’opposizione censoria.

Bill Gaines (sinistra) e Harvey Kurtzman (destra)

Sebbene Max e Bill Gaines avessero scopi antitetici, sono entrambi per Crumb precursori del suo Libro illustrato della Genesi. Come Max, Crumb è ritornato al testo sacro nel cuore della civilizzazione occidentale, ma il risultato è sia un fumetto intriso in modo inquietante di violenza sessuale, come Tales from the Crypt, sia un fumetto sovversivamente irriverente nei confronti delle icone culturali, come Mad.
Coloro che hanno familiarità solamente con il Crumb degli anni ‘60 e ‘70, il cronista ossessionato dal sesso in
Mr. Natural e Fritz the Cat, potrebbero essere sorpresi nell’apprendere che egli ha una passione morbosa per i libri. Dai primi anni ’80, ha consegnato alle stampe una serie notevole di adattamenti letterari, basati con amore e fedeltà su parti di opere come il London Journal di James Boswell, Psychopathia Sexualis di Richard von Krafft-Ebing, la Nausea di Jean Paul Sartre, e i racconti di Franz Kafka. Questi sono tutti lavori di un estremismo letterario, focalizzati su scene dai forti sentimenti e dal comportamento antisociale.
Il
Libro Della Genesi è il culmine del suo impulso nei confronti dei Classici Illustrati. Come aveva fatto nei precedenti adattamenti, l’artista abbraccia un testo volubile, spesso caustico, impregnato di sangue e lussuria.

Crumb, vignetta dal “Libro della Genesi”

Ma il Libro della Genesi è molto più ambizioso degli adattamenti precedenti di Crumb, che erano lunghi solo poche pagine. Questa volta ha scritto un testo di considerevoli dimensioni, tutti i cinquanta capitoli della Genesi, omettendo davvero molto poco (come “…and Betuèl”, sulla base del fatto scientifico che queste due parole sono state aggiunte da un compilatore intruso). La completezza di questa versione è importante perché, come Crumb giustamente afferma, ogni altro adattamento a fumetti sembra essere stato semplificato e modernizzato, spesso per rendere gradevoli ai lettori, e specialmente ai bambini, quelle vecchie storie noiose.
Nella versione della storia di Noè contenuta in
Picture Storie from the Bible, per esempio, non si parla affatto di Cam, che si guadagna una maledizione per la trasgressione di aver visto il suo illustre padre nudo. Nell’edizione limitata per collezionisti del 1975, targata DC Comics, il peccato degli uomini di Sodoma sembra quello di essere troppo ingordi, e qualsiasi accenno allo stupro omosessuale è attentamente evitato.

Crumb, la distruzione di Sodoma

A differenza di queste versioni espurgate, quella di Crumb non nasconde il fatto che il libro sacro è pieno di storie di incesti (Abramo che sposa la sua sorellastra Sara; Lot che viene sedotto da sua figlia), delirante sete di sangue (varie azioni di omicidi di massa ad opera di Dio, la terribile carneficina di un villaggio dopo che un ragazzo seduce la figlia di Giacobbe, Dina), e un comportamento equivoco generale (il tema della violenza fraterna che va dalla storia di Caino e Abele fino alla saga finale di Giuseppe e i suoi fratelli maligni).
Le immagini possono colpire più profondamente delle parole, specialmente quando queste immagini sono eseguite da un artista così psicologicamente sveglio come Crumb. Una cosa è leggere delle figlie di Lot che seducono il loro padre in un disperato tentativo di ripopolare la propria tribù dopo la distruzione di Sodoma, un’altra è vedere la raffigurazione data da Crumb di un Lot ubriaco, con gli occhi intontiti, montato da un’amazzone formosa che sembra vagamente turbata dalla sua missione riproduttiva.

Crumb, Lot raggirato dalle figlie

Crumb descrive il suo adattamento come “letterale”, una parola piuttosto sfaccettata negli ambienti biblici. L’idea prende molte forme: c’è un’interpretazione letterale del fondamentalismo, convinta che la Bibbia è l’infallibile e ispirata parola di Dio, ma c’è anche un’interpretazione letterale da parte di studiosi e traduttori moderni, che utilizzano l’archeologia e la filologia per svelare quello che le parole vogliono dire in questo testo antico.
Nello sforzarsi di essere letterale, Crumb si è basato moltissimo sulla traduzione del 2004 di Robert Alter, che si uniforma al testo ebraico. Tuttavia nel suo tentativo di imitare la sintassi e la dizione formale dell’ebraico biblico, Alter ogni tanto sembra essere un po’ pomposo.

In qualche caso Crumb lo ha riscritto sapientemente o, nell’interesse della scorrevolezza, è risalito alle traduzioni precendenti. Il Giacobbe di Alter in modo retorico domanda a sua moglie Rachele: Tengo forse io il posto di Dio, il quale ti ha negato il frutto del grembo? Il Giacobbe di Crumb dice più semplicemente: “Così allora, sono io, non Dio, che ti ha negato il frutto del grembo!?” [1]
Il punto esclamativo è una sottigliezza, che conserva la tendenza di Crumb ad usare gli effetti esagerati della tradizione fumettistica (come le gocce di sudore che sono abbondantemente rilasciate dai suoi personaggi ogni qualvolta che essi si sforzano).
 

Esempio della sudorazione nei personaggi di Crumb

In generale la tendenza di Crumb è semplificare Alter e portare il testo più vicino al linguaggio gergale. Ma essere letterale non significa essere imparziale e, quindi, negare un’interpretazione. Il linguaggio della Genesi è estremamente conciso e suggestivo, e si presta a innumerevoli rifacimenti. I punti di vista personali di Crumb sono incorporati nei suoi disegni, che spesso minano o mettono in dubbio il testo. Le sole parole non ci dicono niente su come Dina reagì all’assassinio di Sichem, suo violentatore (e aspirante marito), ma una straziante vignetta di Crumb suggerisce come la vendetta fosse la cosa che lei avrebbe voluto maggiormente.
Sorprende come nella Genesi, data la sua reputazione come il più maschilista dei fumetti underground, Crumb abbia intrapreso un punto di vista fortemente femminista. Influenzato, come egli annota nei commentari, da studiosi come Savina Teubal, Crumb vede all’interno del libro una battaglia tra due sistemi religiosi: il Dio familiare, patriarcale dei padri (la cui storia si sviluppa da Abramo a Isacco a Giacobbe fino a Giuseppe) che vive fianco a fianco ad un celato matriarcato di donne potenti (che include Sara, Rebecca e Rachele).

Uno dei tanti rapporti carnali della “Genesi” illustrati da Crumb

Seguendo la Teubal, Crumb mette una considerevole enfasi su una storia sconcertante che si trova nel capitolo 12, dove Abramo e Sara viaggiano in Egitto. Lui la prega di nascondere il fatto che lei è sua moglie e di dire che è sua sorella. Seguendo queste istruzioni, Sara vive all’interno del palazzo del Faraone, e proprio in seguito a questa sistemazione, Abramo ha successo. Poi però il Faraone viene colpito dalla peste e scopre la verità, che lo spinge a cacciare Abramo e Sara fuori dall’Egitto. (Questa storia è rievocata per due volte nella Genesi, una volta con Abramo e Sara che fanno finta nuovamente di essere fratelli, e un’altra volta con Isacco e Rebecca che fanno la stessa cosa).
Teubal rende il senso di queste storie un po’ bizzarre affermando che Sara e Rebecca avevano ruoli sociali simili alle sacerdotesse in altre antiche civiltà. Come tali esse sarebbero potute entrare in matrimoni temporaneamente sacri con uomini potenti, come il Faraone, con l’intento di costruire alleanze tribali. Se questi matrimoni o alleanze si fossero dimostrate infauste, sarebbero state rotte. Sebbene speculativa, l’analisi di Teubal è profondamente suggestiva e permette a Crumb di aggiungere carica emotiva alla sua interpretazione. Nel suo calcolo, il matrimonio sacro è quasi un atto di protezione: Sara è rigida di rabbia e di pianto quando sente cosa Abramo vuole da lei.
E’ interessante notare come Crumb segua la Teubal invece di Alter nel descrivere Agar come “un’ancella” piuttosto che una “schiava”, conforme allo scopo di considerare le matriarche bibliche come cause del proprio destino, invece di vittime passive del dominio maschile.

Come mostrato nella Bibbia, i personaggi nella Genesi non hanno vite interiori: noi li vediamo parlare ed agire, con poco senso delle loro motivazioni. Quando un personaggio primario (Dio o uno dei Patriarchi) finalmente parla, possiamo solo immaginare come le parole siano state recepite.
Il grande atto interpretativo di Crumb consiste nell’offrire un contraltare a questo linguaggio biblico.
Quando Dio dice a Noè che la Giustizia Divina richiede la distruzione di quasi tutta la vita sulla terra, il povero coltivatore è inorridito. Nel Capitolo 35 Giacobbe si rivolge ai membri della sua famiglia per purificare se stessi e distruggere i propri idoli. Durante le loro reazioni il testo è muto, ma Crumb mostra le donne della famiglia piangere in silenzio mentre consegnano i loro oggetti tanto amati.

La faccia sconvoltà di Noè in seguito alle dichiarazioni di Dio

Tra le sue molteplici ricchezze, la Genesi è un libro sui corpi, un libro dove gli uomini e le donne lottano costantemente contro qualcun altro, dove un servitore fa un giuramento mettendo la sua mano sotto la coscia del padrone, dove perfino gli angeli sono minacciati di molestia sessuale.
Crumb è stato a lungo il principale fumettista del corpo. Le sue donne sono notoriamente ben raffigurate, con ampi sederi e con capezzoli sporgenti (un leitmotiv che usa in questo libro). Ma in modo più significativo, i corpi che lui disegna, sia che siano frementi o che stiano fermi, sia che siano danzanti o cadenti, hanno un impatto viscerale che pochi artisti sono in grado di eguagliare. E’ questo il motivo per il quale lui è stato il fumettista perfetto per illustrare il Libro della Genesi, il giusto coronamento di una grande carriera.

[1] tradotto nella versione Italiana: “Mi trovo forse al posto di Dio, che ti ha negato il frutto del grembo?”. Il punto esclamativo è stato rimosso.

4 risposte a “Crumb e Il Libro della Genesi

  1. La lettura del Genesi illustrata da Crumb è un’esperienza molto intensa. Anche molto “pesante”, in un certo senso: non è “intrattenimento”, tantomeno una lettura “da bagno”, e non perché parliamo del primo libro della Bibbia, ma perché il testo è impegnativo (molto) e i disegni di Crumb sono densissimi, pieni zeppi di… di tutto, direi!
    E’ una lettura, meglio ancora: un esperienza, che mi permetto di consigliare perché quel volume – e lo dico da fiero non-credente – parla della Vita e di ognuno/a di noi, proprio (soprattutto) grazie a Crumb, come spiega il bell’articolo di Jeet Heer qui sopra, il quale Crumb oltre ad essere uno dei migliori disegnatori del sistema solare, “prende posizione” nonostante la sua pretesa di “letteralità” e fa traboccare la “sua” storia di sentimenti umanissimi, feroci quanto teneri, disperati quanto gioiosi, antichissimi e incredibilmente moderni.

  2. Spero di avere presto occasione di leggerlo.

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