Baci dall’inferno

di Akab

Una chiacchierata fra Akab e Officina Infernale.

Akab: come ci sei diventato Officina Infernale? C’è un prima e un dopo?

Officina Infernale: Prima: c’erano gli anni ’90, le riviste a fumetti morivano, cadevano come mosche, volevo fare fumetti, bastava l’abbreviativo del cognome, comunque era dura,  poi con il mio “stile” che non andava bene per nessuno, era ancora più una figata…
Dopo: cambio di secolo, millenium bug sola mediatica come tutto il resto,  smetto di fare fumetti, causa noia, stanchezza, insoddisfazione, diciamo che ero arrivato alla data di scadenza per certe cose…
smetto e mi metto fare grafica (altra data di scadenza poi raggiunta), mi esce Officina Infernale, da allora (2002) non l’ho più abbandonato…

Akab: Pensi che l’uso di uno pseudonimo si una forma di armatura? Di distacco? Altro da te?

Officina Infernale
: Mi piace pensare che questo pseudonimo possa essere una persona, più persone, un luogo, un qualcosa di non definito, oltretutto non facendo una sola cosa, ma tante cose oltre ai fumetti, un nome e cognome non basta.
 L’armatura lasciamola ai cavalieri medievali o a Tony Stark….

Akab: E come te lo immagini questo luogo?

Officina Infernale: 
In realtà il luogo esiste… è dove disegno e dipingo… poi c’è la succursale che è l’ufficio dove lavoro, dove, anche là, a volte disegno o dipingo, però per altre cose…
se dovessi immaginare un luogo ideale, comunque, sarebbe uno stanzone gigantesco bianco completamente vuoto, dove solo un angolo è occupato da tutta la mia roba… Ci sono anche molte finestre…

Akab:
 Come mai, secondo da te, a un certo punto ce ne siamo andati in fissa con i serial killer? Cosa ci attraeva al punto da renderlo oggetto di studio e ricerca sfiorando l’ossessione?

Officina Infernale
: Unisci fascino morboso del genere umano e spettacolarizzazione attraverso, soprattutto, film e magari speciali di cronaca, e hai ottenuto la fascinazione per un qualcosa di reale ed estremo. Penso che questa lo si possa applicare a qualsiasi cosa. 
Poi vedendola da una diversa angolazione, sono stati l’ultima forma di ribellione (estrema sicuramente) verso il sistema, queste persone altamente disturbate, agiscono contro ogni tabù, legge, limite morale, a volte vanno avanti per anni senza essere beccati, vivono al di sopra di tutto…
Quindi sotto sotto ne siamo attratti…poi c’è anche tutto il mistero della morte e blablabla….

Officina Infernale

Akab: La cosiddetta estetica del male..ricordo che quando io e Tatiana stavamo scrivendo il terzo numero di Morgue (quello dove appare MotoSega per la prima volta) eravamo così dentro quella faccenda che avevamo preso seriamente in considerazione l’idea di andare in un canile, prendere un cane e ucciderlo. Una cosa che suona mostruosa. Una cosa che ovviamente alla fine non abbiamo fatto. Ma abbiamo passato un’intera giornata a ragionarci seriamente. Mi ricordo l’adrenalina, un vortice di domande, mi ricordo anche la nausea alla fine. Ma era importante per noi avvicinarci davvero a quelle zone, realizzare fino in fondo cosa volesse dire uccidere. Porsi le giuste questioni. Uscire dalla legge e dalla morale. Come dici tu.
 Quel fumetto si apriva con una citazione di Cioran che diceva “le nostre opere, quali che siano, derivano dalla nostra incapacità di uccidere o di ucciderci” sei d’accordo?

Officina Infernale:
 Minchia che pesata!
 Si sono d’accordo, certi limiti andrebbero superati (non parlo dell’uccidere qualcuno o qualche animale) cioè, perché fare le cose con dei cazzo di limiti? Non ha senso, poi, limiti messi da altri e non parlo di dead-lines… le regole quando dipingiamo, scriviamo, disegniamo, dovremmo metterle noi, ma sembra impossibile nella società di adesso, tutto deve stare dentro il recinto.
 Ci si deve porre sicuramente delle questioni…sennò tanto vale fare le cose come quelli la…lo sai chi..
Poi per quanto riguarda l’uccidere, l’unica cosa che andrebbe uccisa è il proprio ego e la frase di Cioran descrive esattamente il “tormento” che sta dietro a un opera quale essa sia. Per fare un “lavoro” onesto sudore e sangue ci vogliono, penso, anche un tot di bestemmie con il fottuto creato…

Akab: Sacrosanto. Per premio alleggeriamo il tutto e parliamo di disegno. Dimmi tre grandi disegnatori popolari e tre autori di nicchia.

Officina Infernale: 
Popolari: Kirby, Sienkiewicz, Cassaday.
Nicchia: Pratt, Pazienza, Galeppini.

Akab: Aahahah! E invece tre pittori?

Officina Infernale: 
Lucian Freud, Francis Bacon, Hieronymus Bosch…

Akab: 
Quando sono andato in Messico, a Tijuana, mi ricordo le file dei dentisti subito dopo la frontiera, i cartelli che avvertivano di stare attenti a non tirare sotto le famiglie di messicani che cercano di andare clandestinamente in America, gli alberghi con le cucaracha più grandi che abbia mai visto. La fila di morti-di-fame che chiedono l’elemosina sul marciapiede. I bambini che ti offrono droga sesso e armi, e gli squallidi combattimenti di lucha libre nelle infime palestre di quartiere. Mi ricordo che uscivano mascheratissimi direttamente da due camerini distinti. Uno con su scritto buoni, uno con su scritto cattivi. Facevano goffamente finta di combattere, li ho visti con i miei occhi mentre da sotto il palco si sporcavano di sangue finto, attingendo alla stessa boccetta. Mi ricordo anche un pubblico infogliatissimo. Per i cattivi era veramente rischioso passare tra i tifosi. Tutti gli sputavano, tiravano calci e pugni. Mi ricordo che un vecchio ne ha preso uno a stampellate fortissime e poi il vero spettacolo. Durante la pausa tra una buffonata di incontro e l’altro, tutti i bambini salivano correndo sul ring e si davano un sacco di botte. Ma un sacco. Poi riaccendevano le luci il vecchio diceva cose sbiascicate al microfono e ripartiva il baraccone.
Tu invece perché ti sei fissato con i luchadores?
…e la tequila.. minchia quanta tequila..
.

Officina Infernale
: Tutto quello che hai detto! Poi personalmente:
 sono attirato dal colore delle maschere (come le bestie) e del potenziale a cui si può attingere, benché qualcuno abbia detto che per quattro robe che sono uscite in Italia (una fighissima, una palliossima, vi lascio indovinare a voi quali) si sia già detto tutto sul tema, e dissento, visto che c’è ben altro di cui si è già detto tutto…basta usare un minimo di cervello e fantasia, poi se non ce l’hai e devi guardarti mille film per tirare fuori qualcosa è un problema tuo…
Poi c’è’ questa finzione, che si sa che è tutto finto ma ci si diverte ugualmente, e come hai detto te, la gente questa cosa (della lucha) la vive intensamente…
Mi piace questo immaginario, questi tipi che fanno anche dei lavori normali, poi si mettono una maschera e combattono… Hey ma non l’abbiamo già sentita questa?
Se mi devo sbronzare tequila hombre! è quello che ci vuole il mojito lasciamolo ai fighetti…

Akab

Akab: E poi sono la cosa cialtrona più vicina all’idea di supereroe che abbiamo nel mondo reale, no?
 E’ un po’ di tempo che fantastico sull’idea di lavorare a un libro sui supereroi. Credo che anche lì, come nella lucha, ci sia ancora molto da dire. Adesso che ci penso anche i serial killer sono una forma di supereroi moderna e reale. Sopra la legge. Sopra la morale. Con un’identità segreta da difendere.. su quale supereroe esistente, avendo chiaramente carta bianca, ti piacerebbe lavorare? E cosa ci faresti?

Officina Infernale:
 Esatto, dei supereroi cialtroni che ti rimettono le budella nella pancia dopo che per sbaglio ti hanno sventrato…
Si può ancora dire molto ma bisogna avere la volontà di farlo, le major non ce l’hanno questa volontà o almeno non ce l’hanno più, mi sembra che si voglia far rimanere tutto uguale fino alla fine del mondo, questo concetto che la gente vuole essere rassicurata mi ha rotto i coglioni, rimane tutto uguale, così la gente smette di pensare, dobbiamo solo consumare stare zitti e crepare. Dico invece ‘fanculo a tutto questo….
Parlando di supereroi, non ne ho uno in particolare, comunque tempo fa avevo ideato una rilettura dei classici Marvel, tipo Spider-Man, F4, Thor, Hulk, Cap e Iron Man, chiamata New World Inferno, in cui trattavo questi personaggi con un’ottica completamente diversa, ma mantenendo certe caratteristiche tipo:
 Spider-Man, P. Parker fotografo d’arte tipo Witkin, voyer, leggermente disturbato, durante un viaggio ad Haiti, si ferisce mortalmente, i locali lo salvano attraverso il voodoo, e un entità ragno lo possiede, torna negli USA e mentre scatta delle foto (tipo Blow Up per intenderci) becca un omicido, in cui Goblin è il protagonista, Goblin super serial killer ovviamente…e cos’ via…Thor ad esempio e’ tipo Valhalla Rising: sbattuto fuori da Asgard viene catturato da una tribù di vichinghi pesissimi pure dediti al cannibalismo, dove lo legano a un palo e lo pestano continuamente (tanto è un dio e le ferite guariscono in fretta)…cose così. Cap è un supersoldato in un Vietnam che non finisce mai, Iron Man e un malato terminale con un polmone d’acciaio, ambientato nella hollywood degli anni 30, i F4 dei freaks nel circo del DR. Doom…
Se mi fottete queste idee vi becco e vi spezzo le ossa ovviamente…
(puoi tagliare qualcosa se è troppo pippa mentale…)

Akab: Ma va! Sono tutte idee della madonna!
 Tempo fa, in un’altra vita, a una San Diego Comicon ci chiesero come Shok Studio su quale personaggio Marvel ci sarebbe piaciuto lavorare, e io mi ricordo che il primo personaggio che mi venne in mente fu il gladiatore. Il nemico\amico pazzo di Devil. Volevo farci una miniserie minimalista sulla quotidianità del cattivo con le lame rotanti. Anzi, per chiudere degnamente questa intervista rigorosamente svoltasi dalle ore 05:30 alle ore 06:30 nella seconda settimana di dicembre, facciamo una illustrazione a testa rivisitando ognuno alla sua maniera uno di questi fantocci in costume che abbiamo nominato. Right?

Il Gladiatore, Akab

Officina Infernale:
 Yes man I’ll do it. Comunque, per chiudere, pensa i nemici di Devil negli anni ’70 o solo quelli di Spider-Man, i classici, quale potenziale non sfruttato, un Lizard, un Goblin, anche Molten, oppure Mysterio, in Devil Mr. Fear o il Seminatore di Morte, tutte figate che, rivedute in un ottica diversa, potrebbero fare delle cose bellissime…
Ma vallo a dire a chi comanda e vedi cosa ti dicono…

Akab: Modok era uno di quelli che mi inquietava di più..

Officina Infernale: 
Hahaha, comunque tra i miei top 5: Squadrone di Demolizione e Terribili 4…e lo Squadrone Supremo quelli cattivi però….
Ahh i bei tempi…

Akab: Ti faccio due domande a cazzo fuori dall’intervista. Ti volevo chiedere come finisce Dexter? E com’è American Horror Story?

Officina Infernale: 
Dexter sesta serie, The Doomsday Killer, mi manca l’ultimo episodio…
American Horror, non male per un prodotto televisivo, deve tutto a Shining di Kubrik, leggermente patinato, a me non è dispiaciuto…ovvio che sempre di tv stiamo parlando, ci sono un po’ di cose stereotipate, ma se lo prendi come intrattenimento non è male…

Akab: 
Ma di che parla la sesta stagione di Dexter? Che è sto Doomsday Killer?

Officina Infernale
: Omicidi apparentemente slegati poi invece legati, un tipo fuori di testa vuole provocare l’apocalisse tramite degli omicidi allegorici ispirati alla bibbia perché l’umanità è una merda. Comunque si parla di fede e cazzi vari…
a me è piaciuta ma non troppo. 
Trovo che anche con i serial siamo nella discesa verso il nulla
.

Akab: 
Si. Chiaro. Su 100 se ne salvano sempre 2 o 3 che poi, comunque, si sputtanano man mano. Secondo me la formula migliore sono le miniserie chiuse.
 6\8 puntate e vaffanculo.

Officina Infernale: 
Esatto la broda la puoi allungare ma poi sempre di broda allungata ha il sapore… come per le robe seriali a fumetti… non capiscono che non si può allungare all’infinito proprio per logicità della cosa, non puoi far rimanere sempre uguale un personaggio con la stessa età…tipo la Marvel cazzo…

Spider-Man, Officina Infernale

6 risposte a “Baci dall’inferno

  1. No vabbè dài, ‘American Horror Story’ fa schifo e basta, anche preso come semplice intrattenimento. Anche se non propriamente horror vi consiglio ‘Carnivale’ invece, due belle stagioni che, ai tempi, non s’è cagato quasi nessuno (e infatti poi l’han cancellato purtroppo).

    Belle ‘ste conversazioni comunque.

    Certo che per essere autori di nicchia di supereroi ne sapete a pacchi. 😛
    Non male le idee infernali sull’universo marvel, specie per quanto riguarda il ragno umano e il biondone nordico.

  2. siamo stati bambini anche noi.
    (carnivale lo vidi per amore verso il nano)

  3. No vabbè, scherzavo. Pensa che io da ragazzetto leggevo persino dailan dog.

    Il nano merita tutto l’amor del mondo.

  4. Officina Infernale

    …anche nella nicchia piccola si legge..carnivale intravisto di sfuggita, non mi ha agganciato…

  5. Carnivale non è serie che aggancia, e sarà un difetto ma pure un pregio. Specie nella prima stagione ha un passo piuttosto lento, ma nel senso migliore del termine secondo muà.

    Comunque son d’accordo con te, pure i serial tv sono in mostruoso declino (a parte un paio di eccezioni).

    Bye

  6. Due che si annusano le scoreggie a vicenda, ecco cosa siete.