Qualche giorno fa Ciro Fanelli ha pubblicato su Vice [qui] una breve riflessione su Maus di Spiegelman. Fanelli scrive:
Se tu mi rappresenti i tedeschi come gatti e gli ebrei come topi non si parla più di cattiveria umana ma di corso naturale delle cose—badate, non è una giustificazione storica sull’argomento tanto delicato e sul quale la penso al contrario di ciò che sto scrivendo qui, ma parliamo di infelice capacità di astrazione…
Ecco, diciamo che tutto ciò va veramente “al di là del bene e del male” nel modo più letterale possibile e non filosofico; non parliamo di morale, parliamo di natura.